
Questo albero originario delle regioni aride dell' Africa orientale; oggi è diffuso in quasi tutte le regioni calde del continente asiatico. L'albero
tollera le situazioni più critiche ed è spesso su pendii rocciosi e
anfratti fino ad un'altitudine di 1.200 m. Preferisce suoli calcarei.

Gli alberi iniziano a produrre la resina quando hanno circa 8-10 anni di età, se ne deduce quindi che le piante che garantiscono la produzione dell’incenso sono piante abbastanza anziane.
Fin dall'antichità utilizzato in rituali e cerimonie sacre è un validissimo supporto per qualsiasi tipo di consacrazione e purificazione grazie alle sue incomparabili virtù magiche. Propizia ogni tipo di meditazione o pratica stimolando la volontà e le facoltà psichiche. Facilita le visioni, aiuta la divinazione, la meditazione. Per le sue qualità universali può sostituire degnamente qualsiasi altra resina o composto vegetale.
Avendo un ottimo potere purificante, si brucia per allontanare le energie negative, purificare lo spazio sacro, spazza via letteralmente tutte le negatività; inoltre aiuta la meditazione, le visioni durante la divinazione, nei lavori per attrarre la buona fortuna e per onorare le divinità pagane..

Titolata in acido boswellico, la pianta ha un effetto anti-infiammatorio che contribuisce ad attenuare i dolori muscolari ed articolari.
L'olio essenziale di Boswellia carterii ha anche un'attività anti-elastasica molto interessante sulla pelle impedendo la rottura delle fibre elastiche e prevenendo i danni creati dai raggi UVB e dalle smagliature.
I soggetti nervosi, ansiosi e tesi trovano sollievo respirando l’essenza di Boswellia perché permette loro di rilassarsi ed equilibrare le loro funzioni biologiche.
L'olio essenziale d'incenso avrebbe un effetto sulla ghiandola pineale o epifisi che controlla i ritmi biologici (tra l'altro permette il coordinamento dei ritmi tra il giorno e la notte).
Questa ghiandola situata nel cervello è anche chiamata “il terzo occhio atrofizzato”.

In Etiopia, dove la Boswellia cresce naturalmente, si utilizza come medicinale tranquillante, sedativo e ansiolitico. In passato serviva a trattare i reumatismi e a curare le ferite, questo emerge in particolare da scritti di Hippocrate e Dioscoride. Nel Medioevo c’era anche chi se ne serviva contro la tosse, il vomito, la dissenteria e per un certo numero di malattie della pelle.
Nella medicina tradizionale indiana, l'Ayurveda, Boswellia è utilizzata da secoli contro la tosse, i dolori articolari, la diarrea e la “pazzia”. Nella medicina moderna, Boswellia è utilizzata per trattare l'asma, i reumatismi ed alcuni disordini intestinali.

Lascia consumare il carboncino
completamente e lascialo raffreddare nell'incensiere. Se per qualche
motivo vuoi spegnerlo prima, (prendendolo con una pinza per evitare di
ustionarti) devi immergerlo in un contenitore di acqua fredda.
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