mercoledì 14 dicembre 2011

grani di INCENSO

La Boswellia Carterii , è la pianta dal cui tronco si estrae attraverso dei tagli la famosa resina bianca come il latte che indurendosi acquista il caratteristico colore ambrato che fornisce un incenso curativo


Questo albero originario delle regioni aride dell' Africa orientale; oggi è diffuso in quasi tutte le regioni calde del continente asiatico. L'albero tollera le situazioni più critiche ed è spesso su pendii rocciosi e anfratti fino ad un'altitudine di 1.200 m. Preferisce suoli calcarei. 



Gli alberi iniziano a produrre la resina quando hanno circa 8-10 anni di età, se ne deduce quindi che le piante che garantiscono la produzione dell’incenso sono piante abbastanza anziane.




Fin dall'antichità utilizzato in rituali e cerimonie sacre è un validissimo supporto per qualsiasi tipo di consacrazione e purificazione grazie alle sue incomparabili virtù magiche. Propizia ogni tipo di meditazione o pratica stimolando la volontà e le facoltà psichiche. Facilita le visioni, aiuta la divinazione, la meditazione. Per le sue qualità universali può sostituire degnamente qualsiasi altra resina o composto vegetale.




Avendo un ottimo potere purificante, si brucia per allontanare le energie negative, purificare lo spazio sacro, spazza via letteralmente tutte le negatività; inoltre aiuta la meditazione, le visioni durante la divinazione, nei lavori per attrarre la buona fortuna e per onorare le divinità pagane..





Inoltre, la resina viene spesso distillata per produrre l' olio essenziale che si presenta come un liquido di colore giallo tendente al verdastro e possiede un aroma caldo, dolce e balsamico con una nota di limone.
Nell'aromaterapia gli vengono attribuite proprietà rilassanti per la mente e per il corpo, oltre a quelle antisettiche, astringenti e antinfiammatorie. Viene consigliato nella cura dell'asma, del raffreddore, contro le rughe, l'ansia, la depressione.

Titolata in acido boswellico, la pianta ha un effetto anti-infiammatorio che contribuisce ad attenuare i dolori muscolari ed articolari. 

L'olio essenziale di Boswellia carterii ha anche un'attività anti-elastasica molto interessante sulla pelle impedendo la rottura delle fibre elastiche e prevenendo i danni creati dai raggi UVB e dalle smagliature.

I soggetti nervosi, ansiosi e tesi trovano sollievo respirando l’essenza di Boswellia perché permette loro di rilassarsi ed equilibrare le loro funzioni biologiche.
L'olio essenziale d'incenso avrebbe un effetto sulla ghiandola pineale o epifisi che controlla i ritmi biologici (tra l'altro permette il coordinamento dei ritmi tra il giorno e la notte).
Questa ghiandola situata nel cervello è anche chiamata “il terzo occhio atrofizzato”.

Questi effetti sono conosciuti fin dall'antichità. Dioscoride scriveva nel 1°sec. che la Boswellia rende pazzi. Nel Talmud (religione ebrea), la resina di Boswellia è citata come pozione che veniva messa nel vino e data ai prigionieri condannati a morte per stordire i sensi.
In Etiopia, dove la Boswellia cresce naturalmente, si utilizza come medicinale tranquillante, sedativo e ansiolitico. In passato serviva a trattare i reumatismi e a curare le ferite, questo emerge in particolare da scritti di Hippocrate e Dioscoride. Nel Medioevo c’era anche chi se ne serviva contro la tosse, il vomito, la dissenteria e per un certo numero di malattie della pelle.

 Nella medicina tradizionale indiana, l'Ayurveda, Boswellia è utilizzata da secoli contro la tosse, i dolori articolari, la diarrea e la “pazzia”. Nella medicina moderna, Boswellia è utilizzata per trattare l'asma, i reumatismi ed alcuni disordini intestinali.

  
Modo d'uso: Si accende il bordo del carboncino con un fiammifero o un accendino, si mette sul braciere o in un posto apposito si attende che arroventi completamente (facilitando soffiandoci un pò sopra), dopo che si è acceso completamente (tutta la superficie del carboncino) si pone l'incenso da bruciare. Non eccedere mai con le dosi di incenso. Quando si esaurisce è possibile aggiungere altro incenso visto che il carboncino rimane rovente a lungo.
Lascia consumare il carboncino completamente e lascialo raffreddare nell'incensiere. Se per qualche motivo vuoi spegnerlo prima, (prendendolo con una pinza per evitare di ustionarti) devi immergerlo in un contenitore di acqua fredda.

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