martedì 29 aprile 2014

Facciamo i colori!!! piante tintorie: per creare da soli degli acquerelli naturali

 


In natura esistono tantissime piante tintorie, e da sempre l'umanità le ha utilizzate per colorare i tessuti, per dipingere, per scrivere. Eppure ci siamo così abituate a comperare tempere e coloranti nei negozi, da esserci dimenticate che attorno a noi ci sono tantissimi elementi vegetali pronti a sostituire i colori chimici per vere opere d'arte naturali.

Le piante storicamente più utilizzate in Europa sono la Robbia, che fornisce il rosso; la Reseda e la Camomilla dei Tintori, per il giallo; e il Guado, per il blu indaco. 

Preparare i colori in casa con ingredienti semplici come gli spinaci, le barbabietole, le fragole, i mirtilli, le carote, i papaveri, il caffè, il melograno , il karkade, è un'attività che riempie i bambini di stupore e permette loro di scatenare la vena artistica con sostanze completamente non tossiche.


Scopriamo così che in inverno possiamo ottenere dei bei gialli dalle cipolle, o marroni dalle bucce delle barbabietole, dopo averne assaporato l’interno. In primavera abbiamo il fiore del geranio che offre il viola, o il prezzemolo che regala il verde. Colore che in estate potremmo ottenere invece dalle foglie delle carote, usualmente scartate, o dalla lavanda, che potrebbe offrire l’opportunità di una bella gita per la raccolta. Le foglie delle mele invece tingono di marrone in autunno, mentre quelle della tuia di giallo, e sarebbe una buona occasione per scoprire che da noi è veramente comunissima.
E questo è solo un esempio minuscolo dei tesori vegetali che abbiamo vicino e delle loro possibilità tintorie.


Dalla barbabietole rosse per esempio si ottiene un bellissimo rosa intenso, ecco come: indossati i guanti, sbucciate e grattugiate delle barbabietole (se acquistate quelle precotte otterrete un colore molto più tenue, meglio gli ortaggi freschi). Mettete la polpa grattugiata in un canovaccio di cotone, bagnate con poca acqua (due cucchiai) e richiudete; strizzate il contenuto del canovaccio dentro una terrina e vedrete colare una bellissima tinta bordeaux.

 Per un meraviglioso blu, frullate mezzo cavolo viola (o rosso, o blu che dir si voglia) e ugualmente mettete la polpa su un canovaccio, bagnatela, e strizzate filtrando il colore.


Se volete un bel verde, cuocete 10 minuti degli spinaci in acqua, scolateli e, sempre con un canovaccio o una garza di cotone, strizzateli raccogliendo il succo verde. Un'alternativa, è centrifugare le foglie di spinaci da crude, assieme a un bel mazzo di prezzemolo: il succo ricavato sarà un bel verde prato.
 Per il rosso, cuocete 10 minuti delle fragole, mettete la polpa in un colino, schiacciate e raccogliete il colore filtrato. Oppure, pestate con il mortaio i petali di papavero, aggiungete mezzo cucchiaino d'acqua e avrete una tonalità più chiara.
 Il giallo si ottiene dalla cottura delle bucce di cipolla gialla, 20 minuti a fuoco lento con un bicchiere d'acqua.
 Veniamo ai colori scuri: per il marrone si può semplicemente usare il caffè, mentre un grigio si ottiene pestando dei semi di papavero e ammorbidendo la pasta con acqua.

Le idee sono tantissime... Ma mai una tintura sarà uguale ad un’altra!!!









1 commento:

mauri ha detto...

interessante...ma per fissarli?