venerdì 5 aprile 2013

CARDAMOMO...portato indosso o consumato nella propria dieta, arricchisce la vita amorosa e la passione.




il cardamomo portato indosso o consumato nella propria dieta, arricchisce la vita amorosa e la passione.


Le spiccate qualità afrodisiache del cardamomo vennero decantata nell’ottocento, tanto che alla fine di quel secolo la spezia fu inclusa fra i migliori eccitanti sessuali, ottenendo così definitiva fama in tal senso.

Secondo la tradizione popolare si credeva che i semi di cardamomo aiutassero a conquistare il cuore della persona desiderata se aggiunti in una pietanza o bevanda a lei destinata.




Il cardamomo è la terza spezia più cara dopo lo zafferano e la vaniglia



si può trovare in polvere ma è consigliato consumarlo nei suoi baccelli o frutti ovvero ancora con i semi rinchiusi nel loro piccolo involucro protettivo.
 In questo modo viene garantita una miglior conservazione della profumazione e del tipico aroma agrumato e piccante.

Il frutto si presenta come un piccolo baccello contenente una ventina di grani di colore scuro. Poiché i semi perdono molto rapidamente il proprio aroma, generalmente è conservato ed essiccato l'intero baccello che poi al momento dell'uso viene rotto.


La specie di cardamomo più comunemente usata in Europa proviene dall'India, dove cresce in luoghi impervi ed è ancora raccolta manualmente dalle donne
Già Greci, Romani ed Arabi, distinguevano diverse qualità di questa spezia e la utilizzavano anche per realizzare profumi.

Fu nel Cinquecento e nel Seicento che il cardamomo entrò abbondantemente in cucina, benché non fossero ancora stati evidenziati i suoi possibili effetti stimolanti.
 
Il cardamomo è storicamente considerato una pianta dalle proprietà abortive, afrodisiache, antilitiasiche, antisettiche, antispastiche  e soprattutto antifermentative.

basta masticare pochi semi di cardamomo e la vostra bocca sarà freschissima e profumata in modo molto più permanente ed efficace
 
Tra le indicazioni maggiormente accreditate possiamo elencare: l’alitosi, le coliche addominali, le disbiosi intestinali, il meteorismo,  gli spasmi digestivi e la tosse spastica.

masticato in frutto il cardamomo è un alimento davvero delizioso per il palato  sfruttabile in diverse ricette culinarie, un modo per profumare naturalmente ed efficacemente l’alito e inoltre un aiuto semplice per il  tanto odiato e diffuso gonfiore intestinale.

La spezia, dal gusto che ricorda la scorza di limone e l'eucalipto, è oggi molto diffusa nella cucina e nella pasticceria orientale, sia per esaltare il sapore dei cibi che come ingrediente del curry.
In Europa se ne apprezzano soprattutto le qualità aromatiche e digestive in tisane, infusi o caffé."

Cardamomo bianco
Questa particolare varietà di cardamomo (meno conosciuta della sua varietà-sorella di colore verde) si impiega prevalentemente per lavori magici orientati alle emozioni e alle situazioni sentimentali. La sua energia è focalizzata principalmente sull' "Amore Puro".  

Bruciare per incantesimi d'amore, usare in sacchetti per l'amore


 
Cardamomo: spezia da favola di Hugh e Colleen Gantzer


La guida ci stava raccontando la leggenda del cardamomo.

"È una pianta cosí femminile, cosí timida - ci disse, indicando con la mano un cespuglio - che risponde soltanto al tocco delicato di una donna. In caso contrario non fruttifica".
Il giovane piantatore accanto alla nostra guida, sorridendo imbarazzato, intervenne:
"È vero, all'inizio di ogni stagione mandiamo le donne nei campi a toccare le piante. Non c'è nessuna ragione logica, ma si deve fare così".
Ci trovavamo nel cuore d'una fitta foresta nella regione del Kerala, in India.
La grassa terra scura era coperta di piante simili a gigli, con fusti dalle foglie lanceolate alti sino a quattro metri e fusti fioriferi carichi di capsule che spuntavano dalla base di ciascuna di esse. Accoccolate lì in mezzo, donne avvolte in sari dai vivaci colori raccoglievano una delle spezie più costose del mondo.



"Non c'è altro modo di raccogliere il cardamomo", ci spiegò la guida. "I cespugli sono talmente accostati l'uno all'altro, che nessuna macchina riuscirebbe a penetrarvi per raggiungere i piccoli semi di color rosso-marrone contenuti nei baccelli o capsule. È proprio una pianta timida".

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